
Le Origini del Rugby Colorno
La squadra di C1 è una formazione competitiva, lo si nota fin dalle prime battute del campionato, infatti sfiora di un niente la promozione in Serie B, così come nel 1986 e nel 1988. Da questo punto però la compagine colornese vive un forte declino che la porta ad essere rappresentata da una sola categoria, la Under 17.
È Giorgio Vighi, presidente in quegli anni difficili, ad avere la felice intuizione di promuovere il rugby nelle scuole. Si tratta dell’idea vincente che permette di accendere l’interesse per la palla ovale su tutto il territorio, raccogliendo nuove reclute pronte a mettersi in gioco per i colori biancorossi.
Seguono tre anni nel campionato di serie C2: la gioia della promozione durerà però solo un anno.
La squadra affidata al tecnico Furio Spaggiari, nel corso della stagione seguente, sarà ricordata come quella del record: 18 vittorie su 18 incontri, è record nazionale. Il passaggio in Serie B è davvero traumatico: ultimo posto e retrocessione.
Nell’estate del 2002 ancora un ripescaggio, nel 2003/2004 la Serie B e dal 2004 ad oggi il tentativo di raggiungere la massima serie italiana, mancata spesso di un soffio.
Nel settembre 2007 la società si siede attorno a un tavolo e lancia il Piano Industriale per lo sviluppo di un nuovo modello gestionale che riguardi tutti i settori sulla base di progetti da realizzare e obiettivi da raggiungere.
Lo slogan del progetto è “Uniti cresce la passione”.
Sul piano sportivo la novità più importante è l’iscrizione al campionato Regionale della prima formazione di Under 19: circa 30 ragazzi per il 90% cresciuti nel proprio settore giovanile.
Nella stagione 2010/2011 il Rugby Colorno, con Amatori Parma e Rugby Viadana, dà vita al Gran Ducato Parma Rugby, società iscritta al Campionato Nazionale d’Eccellenza e al girone Elite del Campionato Under 20. I biancorossi hanno perciò rinunciato al titolo di Serie A per ripartire dalla Serie B, affrontata con una formazione molto giovane, formata da giocatori prevalentemente di Colorno. La stagione si chiude con un ottimo terzo posto.
Il Rugby Colorno è anche uno dei soci fondatori di Aironi Rugby, la franchigia con base a Viadana che partecipa alla Magners Celtic League rappresentando l’Italia. La franchigia lombardo – emiliana è una delle due realtà italiane individuate dalla Federazione per sviluppare il rugby professionistico.
Col passare degli anni, il Rugby Colorno matura una particolare attenzione nei confronti del settore giovanile. Nella stagione 2009/2010 le compagini biancorosse conquistano la classifica generale dell’Emilia Romagna e quella delle categorie Under 8, Under 10 e Under 12, riconfermandosi in quella successiva ai vertici del rugby regionale conquistando il primo posto nella categoria Under 14 e il terzo nella graduatoria generale, risultando la prima società della provincia di Parma a livello giovanile.
Nella stagione 2012/2013, terminata l’esperienza del Gran Ducato Parma Rugby, il Rugby Colorno riparte con una formazione seniores nel campionato di Serie B composta in larga parte da giocatori promossi dalle Under 20 del territorio con l’obiettivo di conquistare la Serie A in tre anni.
La squadra cresce partita dopo partita e al termine di una stagione fantastica centra al primo tentativo la promozione battendo nei play off il Gran Sasso Rugby, risultando l’unica delle formazioni promosse a vincere entrambe le sfide. Memorabile il secondo match davanti agli oltre due mila sostenitori dello stadio “Fattori” de L’Aquila. Nella stessa stagione la società biancorossa conquista altre due promozioni, centrando così l’en plein nei passaggi alla categoria superiore. Infatti, la formazione seniores femminile, al termine di una stagione che l’ha sempre vista occupare il vertice della classifica, ottiene il passaggio in Serie A1. Alla gioia delle ragazze si aggiunge quella dell’Under 20 che vive un’annata irripetibile: 16 successi consecutivi e accesso al girone Élite del campionato di categoria.
La stagione 2013/14 vede il record di formazioni iscritte con l’istituzione della cadetta maschile che prende parte al Campionato Regionale di Serie C. La seniores maschile, nell’anno del ritorno in Serie A1, parte col botto ma poi subisce cinque sconfitte consecutive a cavallo del giro di boa che precludono a capitan Da Lisca e compagni i sogni promozione.
Arriva una tranquilla salvezza per l’HBS Colorno nell’annata di lancio di molti giovani provenienti dal settore giovanile biancorosso. Movimento che, nell’anno della tragica scomparsa di Filippo Cantoni il 25 gennaio 2014, riesce a reagire e scrivere la storia del club con la prima finale nazionale conquistata dalla Under 18 Arca di Gualerzi Colorno Elite che si inchina solo in finale al Benetton Treviso.
Grandi riconoscimenti dal settore femminile con le ragazze della Maffei Colorno che chiudono imbattute il Girone 2 della Serie A ma non riescono a centrare la finale scudetto subendo una sconfitta in semifinale dalle future campionesse d’Italia del Rugby Monza. Michela Sillari ed Irene Campanini portano i colori biancorossi al Sei Nazioni Femminile mentre il tallonatore dell’HBS Colorno Marco Silva guadagna convocazione e caps con la nazionale Under 20 guidata dal coach Alessandro Troncon sia nella competizione europea invernale che nel Mondiale di categoria di giugno in Nuova Zelanda.
Grande e consueto successo per i tornei primaverili organizzati dal club di Via Ferrari insieme alla neonata Onlus Sostegno Ovale.
La stagione 2015/16 ha un sapore dolce amaro per i colori biancorossi. L’HBS, guidata dai colornesi doc Michele Mordacci e Paolo Bettati, affiancati da Aldo Birchall, parte col piede giusto e compie una cavalcata straordinaria che rimarrà nella storia del club. La prima fase del Campionato Nazionale di Serie A, diviso secondo canoni territoriali con sei compagini per girone ai cancelli di partenza, è dominata in lungo e in largo dal XV colornese che chiude la classifica al primo posto con 46 punti davanti al Cus Verona, fermo a 36. Passano i biancorossi e i veneti.
Nella seconda fase, sempre con sei squadre per girone, l’HBS è da applausi: primo posto con 37 punti. Dietro ancora il Cus Verona a 29. Scattano le semifinali. Da una parte Lyons Piacenza, secondo nel Girone 1, e HBS, primo nel Girone 2, dall’altra Pro Recco, primo nel Girone 2, e Cus Verona. La gara di andata si gioca allo stadio “Beltrametti” di Piacenza, i colornesi sono in difficoltà, la mischia bianconera è assoluta protagonista e finisce 27 a 3 per i padroni di casa. La gara di ritorno si gioca in una cornice fantastica con uno stadio “Maini” esaurito in ogni ordine di posto, brulicante di passione, coi sostenitori biancorossi scatenati che assistono a una partita meravigliosa. I locali si impongono per 29 a 6, ma non basta. Per un solo punto. Una beffa in piena regola. Soddisfazione per l’Arca di Gualerzi Under 18 allenata da Marco Falzone che si aggiudica il Trofeo degli Appennini. Le ragazze allenate da Daniele Tebaldi e assistite da Ivano Iemmi si fanno onore nel Campionato Nazionale di Serie A dopo essere state inserite nel Girone 1, con le grandi realtà del rugby italiano; la semifinale sfugge di un niente.
Le giovanili del settore femminile allenate da Francesco Messori Roncaglia crescono a vista d’occhio e la Under 16 gioca a Moletolo la fase finale: arriva il nono posto italiano.
Bene anche la 16 di Fabrizio Nolli, che mantiene la permanenza nel Girone Elite, e il minirugby.
L’Under 8 vola al Trofeo Topolino conquistando uno storico quinto posto.
I tre tornei dedicati ai settori giovanili suscitano grande successo, da registrare la partecipazione di squadre provenienti dal Sud Africa, Inghilterra e Galles al Colorno Tournament Internazionale Filippo Cantoni.
La Onlus Sostegno Ovale promuove iniziative sempre più accattivanti salendo agli onori della cronaca: la Gazzetta dello Sport ad esempio documenta la trasferta a Londra promossa in ricordo di Filippo Cantoni.
La stagione sportiva 2016/2017 dell’HBS parte molto bene. I ragazzi, allenati dal nuovo head coach Greg Sinclair, affiancato da Aldo Birchall, disputano una buona prima fase arrivando al primo posto con 39 punti. A passare sono il Rugby Colorno, il Junior Rugby Brescia e il Verona Rugby. Nella seconda fase i biancorossi non riescono nell’intento di raggiungere la semifinale e finisce la sua stagione sportiva al terzo posto con 28 punti, solo uno in meno dei secondi classificati del Verona Rugby.
Le ragazze, allenate da Cristian Prestera, danno grosse soddisfazioni. Dopo aver disputato un girone perfetto, arrivando seconde con 68 punti, dietro soltanto al Valsugana Rugby Padova con 70 punti, si qualificano per il barrage contro il Rugby Bologna, che riescono a vincerlo per 104 a 0. È tempo di semifinali: la prima si disputa al campo “Pavesi” domenica 21 maggio e se la aggiudica il Colorno 51 a 7. La gara di ritorno, giocata a Frascati al campo “Rugby Cocciano” di Via Santa Croce, finisce 17 a 41 e Madia e compagne volano in finale scudetto per la prima volta nella sua storia. Ad attenderle le campionesse in carica del Valsugana, arrivate in finale grazie alla vittoria contro il Rugby Monza. Si conclude per 32 a 0 la finale scudetto al Pata Stadium di Calvisano, con le padovane che si proclamano campionesse d’Italia per la terza volta consecutiva.
Stagione non molto positiva per l’Arca di Gualerzi Under 18 allenata da Marco Falzone. Le giovanili femminili di Davide Barbieri e Irene Campanini crescono giorno dopo giorno. Alcune ragazze sono salite sul gradino più alto del podio alle selezioni regionali under 14 e under 16 organizzate sui campi del Firenze Rugby 1931. Bene anche l’under 14 di Paolo Bettati, che disputa anche un buon Torneo Superchallenge, e l’under 16 di Fabrizio Nolli. I piccoli campioni del minirugby continuano a colorare i campi italiani.
E’ sempre grande la soddisfazione dei tornei giovanili organizzati dal Rugby Colorno, a cui hanno partecipato anche squadre provenienti dal Sud Africa e dalla Francia.
Continuano con grande successo le iniziative di Sostegno Ovale Onlus. Da ricordare l’organizzazione da parte del Rugby Colorno della partita Italia – Francia del 12 marzo, valida per il 6 Nazioni Femminile 2017.